Coniglio nano: come gestirlo quando arriva a casa

Coniglio nano: come gestirlo quando arriva a casa

Tranquillo e amichevole, il coniglio nano è un animaletto adorabile, ma bisogna averne cura nel modo giusto!

Il coniglio nano rappresenta una varietà di piccola taglia del tradizionale coniglio domestico, quindi è un animale da salotto a tutti gli effetti.

Se lo adottate come amico, vi accompagnerò per lungo tempo, anche 6-12 anni: i conigli nani sono al quinto posto tra gli animali da compagnia in Italia, eppure una decina di anni fa nel nostro Paese quasi nessuno sapeva esistessero.

La loro rapida diffusione non è difficile da spiegare: sono piccoli, hanno un aspetto delizioso con i loro occhioni e il morbido pelo, sono intelligenti e poco aggressivi, insomma degli animaletti adorabili, che come tutti gli esseri viventi, hanno bisogno delle loro esigenze.

Ne esistono diverse razze e tipologie, purtroppo esistono anche innumerevoli incroci non puri, che da adulti possono raggiungere dimensioni che poco hanno a che vedere con la razza nana. Una delle razze più ricercate è quella Ariete Nano.

La determinazione del sesso nel coniglio non è semplice, specialmente nel cucciolo di coniglio nano. Per questo motivo è opportuno, subito dopo l’acquisto, far controllare il coniglietto da un veterinario o da un esperto.

La gestazione impegna per circa 30 giorni e in media sono partoriti 3 o 4 cuccioli: alla nascita, i piccoli sono glabri, hanno gli occhi e le orecchie chiusi.

Amici ma con calma, l’arrivo in casa

Al suo arrivo a casa il coniglio nano ha bisogno di una gabbia per la notte o per quando è in casa da solo ma ha anche l’esigenza di girare per casa e interagire con i suoi amici umani.

L’amicizia con noi, però, va sviluppata con calma delicatezza perchè il coniglio nano è un animale riservato.

Quando arriva nella sua nuova casa (la nostra) dobbiamo dargli il tempo di abituarsi a noi e all’ambiente senza spaventarlo con rumori forti o gesti bruschi.

Iniziamo a dargli da mangiare con le mani, nella sua gabbietta e, man mano che si abitua a noi, facciamolo girare per casa e abituiamolo a farsi accarezzare e a stare vicino a noi, sempre con calma.

Con un pò di pazienza e di tempo possiamo insegnargli a stare in braccio, a rispondere al suo nome e persino a sporcare nella cassetta come un gatto.

Un nasino importante

Il coniglio respira quasi completamente dal naso e questo organo, in continuo movimento, per lui è molto importante.

Più della vista e dell’udito, infatti gli permette di orientarsi nel suo ambiente. Con l’olfatto il coniglio riesce a riconoscere non solo i suoi simili ma anche i membri umani della sua famiglia.

Un altro organo fondamentale per il nostro amico sono le orecchie che usa non solo per sentire ma anche per regolare la temperatura corporea.

I conigli, infatti, soffrono molto il caldo (non lasciamolo mai al sole o in un ambiente soffocante) e usano le grandi orecchie per disperdere il calore.

A questo proposito, ricordiamoci: i conigli non vanno sollevati dalle orecchie!